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18.07.2021
In memoriam Anita Pichler: Les ëres de Fanis

 

ANITA PICHLER (1948-1997) è stata la prima scrittrice della nuova generazione ad ottenere riconoscimenti anche fuori dai confini sudtirolesi. Le sue opere sono tuttora presenti sugli scaffali delle maggiori librerie: „Haga Zussa“, „Wie die Monate das Jahr“/“Come i mesi l'anno“, „Die Frauen aus Fanis“/“Les ëres de Fanis“/“Le donne di Fanis“ e „Beider Augen Blick“/“Di entrambi gli occhi lo sguardo“.

Del volume „DIE FRAUEN AUS FANIS“ (1992) esistono ben due traduzioni, che purtroppo finora non hanno ancora avuto modo di essere presentate al pubblico. Per recuperare il tempo perduto e rendere debito onore a quest’opera e alle sue tre versioni – il testo originale in tedesco e le traduzioni in italiano e in ladino – è stata organizzata una matinée nel luogo che meglio ne rappresenta i tòpoi, ovvero la zona geografica in cui le leggende di Fanis ebbero origine.

 

Saranno presenti:

Carlo Suani (EPL-lettertura) saluto e introduzione 

Sabine Gruber e Renate Mumelter, le amministratrici del lascito letterario di Anita Pichler

Donatella Trevisan, che ha tradotto il testo in italiano

Iaco Rigo, che ha tradotto il testo in ladino

 

Le donne di Fanis

„Fanes ist eine mögliche Geschichte, eine mögliche Vorstellung vom Anfang“

„Fanes è quindi una possibile storia, una possibile idea dell'inizio“

„Fanes é na storia poscibla, na imaginaziun poscibla dal mëterman“ 

 

L’arte del tradurre

Al centro della presentazione del 18 luglio ci saranno, oltre al testo originale di Anita Pichler, le due traduzioni in italiano e in ladino, con Donatella Trevisan e Iaco Rigo che offriranno dettagli di prima mano sull’arte del tradurre. 

Nel 2006 Iaco Rigo aveva tradotto i testi di Pichler in ladino. „Les ëres de Fanis“ venne pubblicato nel 2015 per EPL nell’antologia „Le paromaró. Cunties, noveles y spassëtes “, a cura dello stesso Iaco Rigo.

Nel 2020 Donatella Trevisan ha tradotto i testi di Pichler in italiano. „Le donne di Fanis“ è stato pubblicato dalla casa editrice alphabeta. La pandemia ne aveva finora impedito un’adeguata presentazione.

L’evento si inserisce nel programma delle "SOMONZES", le settimane culturali dell’associazione artisti ladini EPL-Ert por i Ladins (www.ladinart.org,) in Val Badia, a La Pli de Mareo / San Vigilio di Marebbe in una delle case a cupola del centro storico.